Dopo svariati anni di onorato servizio, la mia tastiera Rapoo E9270 ha iniziato a perdere i colpi. Letteralmente, alcuni tasti vengono saltati durante la digitazione ed è una cosa estremamente fastidiosa. Ho timore che questo malfunzionamento sia dovuto all'eccessiva "aggressività" con cui, in passato, ho effettuato la pulizia della suddetta tastiera, che potrebbe averne danneggiato il meccanismo di pressione dei tasti. Lasciamo quindi a Rapoo il beneficio del dubbio.
Ormai da quasi un anno sto utilizzando il nuovo Surface Pro 7 per lavoro, quasi sempre in configurazione workstation quindi collegato a monitor, tastiera e mouse esterni. In mobilità la cover/tastiera in Alcantara ne consente un uso paragonabile a quello di un classico notebook.
Tuttavia esistono una serie di scenari intermedi, dove può aver senso sfruttare il Surface come un classico (seppur ben carrozzato) tablet da 12’’ ed è qui che – secondo il mio parere personale – escono alcuni limiti: il primo è inevitabilmente il peso, mentre il secondo è la pessima usabilità con le dita.
Da qualche tempo stavo valutando l'acquisto di un paio di auricolari wireless, per un uso promiscuo chiamate/musica distribuito idealmente in proporzioni 30/70%.
Il mercato offre di tutto, da prodotti di riferimento di Apple, Samsung, Huawei e Sony, fino a kit veramente al limite della sufficienza. Tuttavia mi incuriosiva la fascia in mezzo, quella tra i 30 e i 70 euro, dove diversi dispositivi Anker e Aukey si posizionano in modo assolutamente strategico. Avevo puntato le Liberty Air 2, ma devo essere sincero nel dire che 100 euro per delle cuffie della Anker mi sembravano troppi. In quella fascia si trovano produttori di tutt'altro livello a partire da Sony. Poi però c'è stato il Prime Day...
Era da tempo che ipotizzavo l'acquisto di una dashcam per l'auto, un po' per effettiva sicurezza e un po' perchè sono un amante dei gadget tecnologici e mi piace provare cose nuove. Qualche giorno fa ho ricevuto l'offerta Amazon per il modello che avevo nella wishlist, in promo a poco più di 33 euro e mi son finalmente deciso.
Esistono decine di modelli diversi, più o meno di marca: da Midland a Garmin, passando per Aukey e miriadi di marche più o meno sconosciute. Personalmente sconsiglio prodotti troppo esotici, perchè poi ci si ritrova con pessimi dispositivi e soprattutto con file video di qualità veramente scadente, al limite dell'inutilizzabile. Conoscevo già Apeman per una precedente recensione di una fototrappola e la qualità mi aveva già convinto allora.
Dopo un lungo passato nel mondo Logitech, negli ultimi anni ho spostato le mie attenzioni su Gigabyte per la fornitura dei mouse. Si tratta del dispositivo che uso di più in assoluto durante la giornata, che si tratti di lavoro o svago riesco letteralmente a consumarli.
Possiedo cinque esemplari della famiglia Aire di Gigabyte, di cui vi ho parlato in diversi post qui sul blog e li ho sempre trovati ottimi dispositivi, soprattutto a livello di ergonomia. Penso che siano i migliori in circolazione nella fascia “consumer” (quindi non specifici per il gaming o altro), ma hanno un grosso difetto: la meccanica di click e scroll.
Tempo fa vi parlai dell'adattatore USB-C Dodocool, il mio primo acquisto rispetto a questo tipo di dispositivi. Purtroppo la vita di quest'ultimo è stata piuttosto breve, probabilmente per via della scarsa qualità dell'elettronica interna, che ha iniziato a fare le bizze a distanza di circa un anno e dopo solo una quindicina di utilizzi.
Mi sono trovato quindi nella posizione di dover acquistare un nuovo hub USB-C da affiancare al Surface 7 Pro e bisogna riconoscere che il mercato sia stato invaso da decine di modelli diversi, la maggior parte con nomi stranamente esotici. In questa selva di oggetti ho preferito orientarmi su marchi di cui ormai conosco la buona qualità: nello specifico Aukey.
Era da qualche tempo che meditavo questo acquisto e finalmente ho avuto modo di acquistare l’access point in questione. Si tratta del modello più economico tra i due disponibili in questa famiglia, composta dall’UAP-AC-M e dal fratello maggiore UAP-AC-M-Pro.
Senza entrare nel dettaglio della scheda tecnica (qui il datasheet), la differenza principale sta – oltre che nelle sembianze estetiche – nella potenza in trasmissione. Il modello in prova arriva a 8.5 W (quindi 2W in più rispetto agli AP Long Range classici) e permette quindi di coprire aree significativamente superiori.
Dopo svariate recensioni e test di prodotti per la videosorveglianza, in questo articolo tratterò di un dispositivo leggermente diverso, ma con molti aspetti in comune: le fototrappole.
Una fototrappola è un oggetto dotato di un sensore fotografico ed un sensore di movimento integrato, in grado di scattare foto e riprendere video innescati dalla rilevazione di un movimento. Naturalmente il tutto viene salvato su una scheda di memoria e sono presenti anche i LED all’infrarosso per illuminare scene notturne, situazione tipica in cui si utilizzano le fototrappole.