Dopo svariati anni di onorato servizio, la mia tastiera Rapoo E9270 ha iniziato a perdere i colpi. Letteralmente, alcuni tasti vengono saltati durante la digitazione ed è una cosa estremamente fastidiosa. Ho timore che questo malfunzionamento sia dovuto all'eccessiva "aggressività" con cui, in passato, ho effettuato la pulizia della suddetta tastiera, che potrebbe averne danneggiato il meccanismo di pressione dei tasti. Lasciamo quindi a Rapoo il beneficio del dubbio.
Sono passato da Logitech a Rapoo oltre cinque anni fa, piacevolmente colpito dal rapporto prezzo/prestazioni dei prodotti offerti dal marchio cinese e all’attivo ho quattro tastiere e un paio di mouse. Nel complesso l’esperienza è stata (ed è tutt’ora) estremamente positiva. Si tratta di periferiche robuste, ottimamente rifinite e con un feedback tattile che reputo eccellente. Anche le versioni con il pad touch incluso offrono un’ottima esperienza d’uso.
Tuttavia è diventato difficile reperirne di nuove e negli ultimi anni non sono usciti modelli particolarmente innovativi, motivo per cui ho deciso di tornare alle origini, in casa Logitech.
Essendo già possessore di un mouse MX Master 2S, la scelta più sensata per la tastiera non poteva che ricadere sulla MX Keys, il modello medio-gamma del produttore americano. Si posiziona nella fascia sotto alla top di gamma Craft rinunciando ad alcune finezze estetiche e alla rotella multifunzione, di cui non avrei saputo che farmene.
Confezione, dotazione e materiali
La tastiera viene fornita in una classica scatola di cartone, al cui interno ne è presente un’altra completamente nera e con il logo MX Logitech stampato a rilievo che dà un leggero tocco da prodotto di alta fascia. All’interno troviamo la tastiera avvolta in un imballo di carta bianca sottile, che tutto sommato ricorda quella del salumiere e che secondo me si poteva evitare.
Una volta srotolata fuori, la MX Keys si mostra con la sua robusta struttura in alluminio satinato nella parte inferiore, abbinata alla cover superiore in plastica sempre satinata. A differenza delle Rapoo, che sono completamente in metallo, questa soluzione plastica porta l’innegabile vantaggio di non essere perennemente fredda al tatto. La sensazione generale è di grande solidità.
Nella parte posteriore sono presenti solo due elementi, il tasto di accensione e la porta di ricarica USB-C, integrati nel “blocco” che contiene la batteria e che definisce anche l’area di appoggio e di conseguenza l’inclinazione della tastiera. Inclinazione che non è regolabile ma che ho trovato del tutto azzeccata (anche le Rapoo non sono regolabili).
In dotazione troviamo il dongle Logitech Unify, insieme ad un cavo USB-C to USB-A per la ricarica. La tastiera può funzionare sia in modalità Bluetooth, sia con il ricevitore USB.
Utilizzo e funzionalità
I tasti non sono piatti, ma di forma semi-sferica e rendono molto piacevole la digitazione dal momento in cui i polpastrelli trovano sempre il giusto punto di appoggio. Anche nel caso in cui si appoggi in dito fuori dalla zona centrale, il feedback rimane sempre solido così come l’affondamento del tasto. La retroilluminazione è regolabile manualmente, oppure ci si può affidare alla gestione “smart” che regola in autonomia la luce in base alla situazione ambientale e sfrutta i sensori presenti sulla tastiera per accendere i tasti all’avvicinamento delle mani.
Da sottolineare anche la presenza di tasti dedicati per l’utilizzo con MacOS, che rendono questa tastiera del tutto compatibile sia col mondo Microsoft sia con l’ecosistema Apple, oltre a numerosi tasti funzione per sfruttare appieno le scorciatoie di entrambi i sistemi operativi (Mission Control, cattura schermata con upload su OneDrive/iCloud, centro notifiche etc.).
Logitech da diversi anni ha implementato una modalità di lavoro multi-dispositivo chiamata Logitech Flow, che permette di usare il medesimo sistema di input su diverse macchine contemporaneamente purchè all’interno della stessa rete LAN e dopo aver installato il software Logitech Options.
Grazie ai tasti di switch rapido, è anche possibile “saltare” tra i tre dispositivi associati alla tastiera, senza dover ri-eseguire il pairing ogni volta.
Considerazioni finali
Ho sempre considerato Logitech una garanzia per quel che riguarda il mondo delle periferiche PC e anche questa MX Keys non ha deluso le aspettative. L’esperienza d’uso generale è ottima e con un po’ di abitudine si possono sfruttare appieno le funzioni come i tasti configurabili, Flow o lo switch tra dispositivi. Sono opzioni che personalmente non penso di utilizzare, ma di cui è giusto conoscere la presenza.
Rispetto a Rapoo ho apprezzato la superficie superiore plastica che non risulta mai fredda al tatto e una complessiva risposta dei tasti più “morbida” seppur sempre precisa. La digitazione è velocissima, ma bisogna abituarsi al posizionamento dei polpastrelli per posizionarli correttamente e non finire sull’angolo dei tasti.
Rispetto al prezzo, questa MX Keys si trova intorno ai novanta euro che personalmente reputo leggermente troppo, a fronte di prodotti come la Rapoo E9270P, che con un prezzo intorno ai 55 euro porta in dote una qualità ottima insieme ad alcune finezze come i tasti multimediali touch retroilluminati. Immagino tuttavia che questo sovrapprezzo di Logitech sia motivato dall’ecosistema software che viene messo a disposizione oltre al dispositivo tastiera in quanto tale.